
Per ridurre la dipendenza dal mercato mondiale e dai grandi apparati sviluppisti, occorre ricostruire strutture di autoproduzione e consumo in sintonia con i cicli della natura, capaci di restituire autonomia concreta alle persone e alle comunità locali. I saperi relativi ai contributi alimentari, economici, ecologici e salutistici (ma non solo) del mondo vegetale, restano fattori indispensabili per riattivare le pratiche di autosufficienza e nuove identità culturali.